sabato 12 novembre 2016

Spartaco Bellio, 1920-1945

Bellio Spartaco di Giuseppe, Treviso, classe 1920
Sergente Pilota - Arma Aeronautica
Partigiano Combattente  - Brg. Zancanaro
Caduto il 29 aprile 1945, a Ponzano Veneto
Nel corso delle operazioni militari condotte dalla Brigata nei giorni della liberazione, veniva colpito a morte
Tecnico meccanico - scuola tecnica industriale         (Elio Fregonese, 1997)



Atto di morte, Stato civile comune di Ponzano Veneto (partic.)


Spartaco Bellio, partigiano: particolare dell'atto di morte.
«Il giorno ventinove del mese di Aprile dell'anno [1945] alle ore [15,30] in Paderno di
Ponzano Veneto, Via Roma è morto Bellio Spartaco dell'età di anni ventiquattro, disegnatore, 
di razza ariana, residente in Treviso, che era nato in Treviso da Giuseppe, cameriere
residente in Treviso e da Golfetto Maria, casalinga residente in Treviso, e che era celibe.
La morte è avvenuta in seguito a colpi d'armi da fuoco in azione di combattimento contro i tedeschi».

Il fatto d'arme in cui fu ucciso Spartaco Bellio:


Comitato di Liberazione Nazionale di Ponzano Veneto
“Relazione dei combattimenti e fatti d’armi svoltisi nella zona di nostra giurisdizione”
«Formato sin dal 20 aprile 1945 il Comitato di Liberazione comunale di Ponzano Veneto tra i rappresentanti del Partito Comunista ed Azione, come da nostra nota inviata al Comando Provinciale, ci siamo uniti per la lotta contro i nazifascisti. […]
Verso mattina (29 aprile 1945) i 200 tedeschi del presidio di Villa Ricci, bene armati di armi pesanti automatiche, mentre il grosso delle nostre formazioni agivano in altre località […] furtivamente si sganciavano per raggiungere l’altro presidio tedesco di Villorba. Immediatamente noi entravamo in Villa Ricci per frenare gli eventuali atti vandalici della popolazione e per il recupero delle macchine e materiale vario abbandonato dai tedeschi. […]
La nostra staffetta verso le 15,30 urgentemente ci avvertiva che stava per sopraggiungere la colonna Flak che da Treviso si dirigeva verso Paderno, fortemente armata di 14 camion e tutte le armi automatiche pesanti della difesa di Treviso. Sentito l’ordine superiore che ci ammoniva di [non] sparare un colpo e considerata la nostra piccola forza per poter resistere, abbiamo subito dato ordine di abbandonare la Villa e occultarsi ciascuno nella campagna senza rispondere agli spari della colonna che stava per sopraggiungere per tema che non si abbandonasse ad atti di rappresaglia verso la nostra popolazione. I prigionieri che avevamo rastrellato e raggruppato nel presidio, vennero accompagnati anch'essi in altra località (campagna) per occultarli. Sennonché altra colonna motorizzata che proveniva da Postioma e si dirigeva verso le Castrette. S’accorgeva del movimento di occultamento dei prigionieri tedeschi, si fermava quindi e obbligava i pochi uomini di scorta ad abbandonare i prigionieri e ripiegare.
L’intensa sparatoria della colonna motorizzata per assicurarsi il passaggio ha causato la perdita del Patriota Spartaco Bellio. […]».
(Istresco, Diari storici dei Reparti partigiani …, pp. 422-425 - online)

Il ricordo di Spartaco Bellio nel monumento ai partigiani di Treviso.




- (Pagina dedicata al partigiano Spartaco Bellio) -

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