sabato 12 novembre 2016

Luigi Cattarin, 1924-1945

Luigi Cattarin, partigiano "Volpe", ucciso
dalle brigate nere a Treviso presso Porta Calvi.
Cattarin Luigi di Giuseppe, Breda di Piave, classe 1924
Fante - 90° Rgt. Fanteria
Partigiano Combattente - Brg. Bottacin - Div. Sabatucci
Medaglia d'Argento al Valor Militare
Caduto il 16 aprile 1945, a Treviso
Catturato per delazione dalle bb.nn., veniva torturato e trucidato a Porta Calvi, assieme a partigiani della Brigata Bavaresco
Operaio - 5. elementare     (Elio Fregonese, 1997)





Ulteriori informazioni tratte dal foglio matricolare
Cattarin Luigi, classe di leva 1924, matricola 33455, Distretto di Treviso (28).
Figlio di Giuseppe e di Emilia Fava, nato il 19 maggio 1924 a Treviso.
21 gennaio 1943  Visita di leva: statura m. 1,68 - torace m. 0,89.
Professione: fattorino - Titolo di studio: 5a elementare.
Residente a Treviso, Via Polveriera 90.
19 agosto 1943 «Chiamato alle armi e giunto il 20 agosto 1943 nel 65° reggimento fanteria motorizzata Piacenza».
«Parificato a Treviso il 29 Maggio 1944»  (scritto a matita).
Ancora a matita:
«Deceduto non accertato (mancano documenti per poter redigere l’atto di morte)» (Durigon)
A matita fuori colonna: Granatieri (automobilista).

[Nessun’altra notizia nel ruolo matricolare conservato nell'archivio di stato di Treviso].


Atto di morte, Stato civile del comune di Treviso (partic.)


Luigi Cattarin, partigiano "Volpe", particolare dell'atto di morte. «Il giorno sedici
del mese di Aprile dell'anno millenovecentoquarantacinque XXIII EF alle ore quattro [...]
in località Porta Calvi è morto Cattarin Luigi dell'età di anni venti, bracciante,
 di razza ariana, residente di Treviso, che era nato in Treviso da Giuseppe, mugnaio,
e da fu Fava Emilia già residente in Treviso, e che era celibe».

Motivazione della medaglia d'argento

Cattarin Luigi
di Giuseppe e Fava Emilia
da Treviso - cl. 1924
[...]
Partecipava attivamente sin dall'inizio alla lotta partigiana entrando nella prima formazione costituitasi nella sua zona e prendeva parte instancabile con iniziativa, ardimento, capacità e spirito di sacrificio a numerosi combattimenti, infliggendo sensibili perdite al nemico.
Catturato e sottoposto a dure sevizie, le subiva stoicamente senza che una parola compromettente uscisse dalle sue labbra finché, condannato a morte, immolava la sua esistenza alla causa della libertà.

Treviso, 9 settembre 1943 - 16 aprile 1945
Decreto 14 agosto 1967 - G.U. 11/68

Scheda di Luigi Cattarin nell'elenco dei caduti della brigata
partigiana Bavaresco (divisione garibaldina Sabatucci - Treviso)

L'uccisione del partigiano Luigi Cattarin "Volpe" (16 aprile 1945).
(Aistresco, ID 86, n. inv. 007, fondo Caporizzi, fasc Divisione Sabatucci, sf Brigata Bavaresco)
Trascrizione

«16/4/'45 - Treviso - Rientrato da una missione in Ferrara il Patriota Cattarin Luigi veniva riconosciuto da un ex partigiano che militava al soldo del nemico. Circondata l'abitazione da parte di numerosi elementi della Brigata Nera di Treviso il Cattarin veniva catturato e quindi, riconosciuto Partigiano era trucidato presso Porta Calvi».


Dalla scheda di Federico Maistrello su Luigi Cattarin "Volpe" in Atlante delle stragi nazifasciste in Italia.
«Con l’approssimarsi della fine del conflitto, contrariamente a qualsiasi logica,le BBNN intensificarono la loro attività uccidendo spietatamente gli avversari sino all’ultimo giorno. Una delle vittime fu Luigi Cattarin (‘Volpe’) -­ partigiano attivamente ricercato dai fascisti -­ il quale per evitare la cattura si era da tempo trasferito a Mantova, tuttavia era appena tornato a Treviso nell’intento di unirsi ai compagni nell’ormai prossima insurrezione.
Nel tardo pomeriggio del 15 aprile quattro squadristi, ricoverati nell’Ospedale Militare per degli accertamenti, stavano giocando a carte all’esterno dell’osteria ‘Alla Nene’, nei pressi del nosocomio quando, nel cortile entrò Cattarin accompagnato da un amico. Uno dei fascisti di nome Paolo Borea (‘Stilli’), ex partigiano e traditore, lo riconobbe ma si affrettò ad andare a salutarlo, rassicurandolo che mai l’avrebbe denunciato. Invece poco dopo incaricò uno dei suoi amici di dare l’allarme e nel giro di breve [tempo] un reparto di militi agli ordini di Emanuele Gerardi (‘Barba’) circondò il quartiere catturando molti giovani, bastonandoli e minacciandoli di fucilazione se non si fosse trovato ‘Volpe’.
Fu ‘Stilli’ che individuò Cattarin mescolato tra i catturati e, indicandolo, esclamò: “Adesso abbiamo preso il boccone buono!”. ‘Volpe’ fu portato alla caserma BN del Pio X, ma il mattino dopo (16 aprile) il suo cadavere fu rinvenuto all’esterno di Porta SS. Quaranta, lungo il fossato che costeggia le mura medioevali della città.
Il mistero della sua morte fu chiarito solo nel dopoguerra dalla staffetta partigiana Noris Guizzo ‘Carmen’, all’epoca prigioniera dei fascisti, la quale riferì ai giudici che Paolo Borea (‘Stilli’) le aveva confidato di essere stato lui a uccidere il prigioniero perché non era riuscito a farlo parlare neppure con la tortura».


La testimonianza della partigiana Noris Guizzo "Carmen" che, al processo di Udine
del dicembre 1946 contro alcuni dei più noti dirigenti e militi delle brigate nere trevigiane,
inchioda alle sue responsabilità nell'uccisione di Luigi Cattarin "Volpe"
l'ex partigiano ferrarese Paolo Borea "Stilli", passato alle brigate nere.
(Il Gazzettino, 18 dicembre 1946, edizione di Treviso, corrispondenza da Udine).


Via Luigi Cattarin, partigiano ucciso dalle brigate nere di Treviso il 16 aprile 1945.
La strada in suo ricordo si trova all'altezza 

della chiesa di Sant'Antonino, sulla destra, in direzione Casier.

Partigiani uccisi dai fascisti a Treviso.
Cippo ricordo presso la rotonda dell'ospedale Ca' Foncello in via Antonio Scarpa.
(Scarabel Antonio, Moretto RenatoSoldera Vittorio, Cattarin Luigi ''Volpe'').

Visione d'insieme: sulla dx l'edicola con il cippo inaugurata il 25 aprile 1946, 
(cfr. Il lavoratore, settimanale del PCI di Treviso, 4.5.1946).
Sullo sfondo il campanile della chiesa votiva.

Il ricordo di Luigi Cattarin nel mausoleo dei partigiani di Treviso.






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