sabato 12 novembre 2016

Libero Mion, 1922-1945

Mion Libero di Antonio, Treviso, classe 1922
Partigiano Combattente - Brg. Paoli - Div. Sabatucci
Caduto il 29 aprile 1945, a Villorba
Caduto in una imboscata, arrestato dalle SS tedesche, veniva passato per le armi
Operaio - 5. elementare     (Elio Fregonese, 1997)



Atto di morte, Stato civile comune di Villorba


I fucilati di Villorba, 29 aprile 1945 -  
Partigiano Libero Mion, fucilato dalle SS a Villorba - Atto di morte.


Trascrizione
«L'anno millenovecentoquarantacinque addì ventisette del mese di Luglio alle ore otto e minuti venti nella Casa comunale.
Avanti di me Rigato Luigi applicato, Ufficiale dello stato civile del Comune di Villorba [...] è comparso Grigoletto Giuseppe di fu Luigi di anni Sessantatre, stradino residente in Villorba, il quale  alla presenza dei testimoni Pavanello Ernesta di Zefferino di anni cinquanta, Impiegata residente in Villorba e Carrer Luigi di fu Angelo di anni Settanta, Impiegato residente in Villorba, mi ha dichiarato quanto segue:
Il giorno ventinove del mese di Aprile dell'anno [1945 ...] all'alba [...] nel Cimitero di Villorba, è morto Mion Libero dell'età di anni ventidue, di razza italiano, residente in Treviso, Elettricista che era nato in Treviso da fu Antonio, residente in vita a Treviso e da Ronchese Giuseppina, casalinga residente in Treviso, e che era celibe*. [...]».

Si sarebbe dovuto sposare dopo poco tempo. Cfr. Gazzettino del 22 aprile 1945, Pubblicazioni di matrimonio: Libero Mion con Anna Bandiera. 


Libero Mion, partigiano di Porto di Fiera TV
ucciso dalle SS a Villorba all'alba del 29 aprile 1945:

il suo ricordo nel mausoleo dei partigiani di Treviso.


Libero Mion faceva parte dei nove partigiani che — partiti da Porto di Fiera la sera del 27 aprile 1945, al comando di Italo Buttazzoni — erano diretti verso il Montello in missione recupero armi.
Catturati la sera stessa dalle SS nella curva che, provenendo da via Trento, immette al centro storico di Villorba, i nove furono trattenuti come prigionieri nelle scuole elementari. Otto di loro, all'alba di domenica 29 aprile 1945, furono fucilati al muro del cimitero del paese.
La squadra di patrioti viaggiava su un camioncino FIAT 18BL della ditta Fermi & Mazzon (autotrasporti e officina con sede presso il fiume Storga affluente del Sile) guidato da Alerame Zanin, l'unico del gruppo a cui fu risparmiata la vita, perché disarmato.

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